Aiuto Bambini Betlemme, noi ci siamo…

Come ben saprete, la via indicata da Papa Francesco è chiara.
Abbiamo bisogno di una Chiesa che si metta al servizio dell’umanità, che metta in gioco ogni singolo elemento. In questi anni passati con Don Antonio ci siamo soffermati molto sulle basi del nostro credo: il Vangelo, la

preghiera, i sacramenti e le varie esperienze di carità che ci ha presentato.
Ma la nostra vita di fedeli non si può, ovviamente, limitare alle quattro mura della parrocchia.
È arrivato il momento giusto di fare il salto di qualità: come comunità, come territorio, come cristiani.
È arrivato il momento di mettere a disposizione le nostre qualità e i nostri talenti al servizio. Talenti che devono

essere investiti, non sotterrati. Le parabole insegnano.
È arrivato il momento di avvicinarci ulteriormente all’amore di Gesù, far qualcosa con le nostre mani e che ci

renda sempre più cristiani nella vita di tutti i giorni, che sia al lavoro, che sia a casa, che sia in mezzo ai nostri cari.

L’iniziativa della Casa di Tonia di Napoli, seguita dalle testimonianze di Adele e Sergio dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, non sono soltanto manifestazioni e atti bellissimi di carità: sono azioni in cui emerge la centralità di Cristo che si è fatto povero con noi e per noi.

È quest’attenzione che c’induce ad essere cristiani nel mondo e nello stesso tempo andare in contro ai tanti piccoli che nel mondo sono in dif- ficoltà. Le donazioni sono certo importanti, tutti noi dobbiamo contribuire a qualcosa. Ma la differenza tra un contribuente e un cristiano sta proprio in questo.

Ed è proprio su tale concetto che vogliamo ripartire. Raccogliere 9000 euro per i lettini destinati al Caritas Baby Hospital è stato certamente un grande successo. Ma in cuore nostro sappiamo tutti che in una comunità

come la nostra non è certamente la risorsa
materiale a mancare. E sappiamo anche che la carità, unico estremismo concesso, vuol dire anche mettere a servizio ciò che è essenziale per noi.

Volendo essere “cittadini” attivi al servizio del Signore, abbiamo deciso quindi di proseguire la collaborazione con questo progetto, mettendo del nostro nella cura di questi piccoli pazienti che ci sembrano lontani ma che in realtà non sono mai stati così vicini a noi.

Stiamo raccogliendo le forze e le risorse per portare alla luce ciò quanto accade a Betlemme nel nostro territorio e creare qualcosa di speciale per portare l’amore

dove ancora non riesce a mettere radici.
Ogni aiuto sarà prezioso per sperare di rendere questa iniziativa grande, colma di passione e chissà, possa

generare buoni frutti.
Ci vediamo il prossimo 11 giugno (vogliamo avvisarvi fin da oggi)

per un incontro a cui vorremmo che tutti, soprattutto i più giovani pos- sano sensibilizzarsi a tutto ciò.

Grazie per l’attenzione.

GIOVANI E GIOVANISSIMI DELLA PARROCCHIA SAN GIOVANNI BATTISTA