
Dal Vangelo secondo Giovanni 13,31-35
Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».
Gesù nel contesto dell’Ultima Cena ha scandalizzato tutti non solo con il segno della lavanda dei piedi fatta ai suoi discepoli, ma anche con le parole che non danno alcuno scampo. Parole che non sono riscontrabili in un’ipotetica raccolta di addio, ma che mostrano un nuovo percorso verso cui dirigersi. Un progetto che pone i discepoli sulla strada e soprattutto li invita a “stare sul pezzo”.
Ed è l’evangelista che ci riferisce della glorificazione di Gesù, dell’imminenza della sua partenza e del dono del comandamento nuovo. Tre “step” che richiedono quel mettersi in cammino e quel progettare un’esperienza nuova racchiusa non in un accumulo di parole, ma inimpegni fatti di gesti di amore gli uni per gli altri.
Il Vangelo per alcuni è semplicemente un libro; per altri un insieme di frasi; per altri ancora il racconto della storia di Gesù. Il Vangelo è una bella e nuova notizia che va continuamente comunicata. D’altronde se fosse una notizia statica non sarebbe una notizia, ma semplicemente un epitaffio.
La bella notizia si condensa nell’annunciare che Cristo è morto e risorto e che bisogna amarsi gli uni gli altri.

Per questo Gesù prima di essere crocifisso e poi risorgere, prima ancora di lavare i piedi ai suoi discepoli indica a tutti di stare sulla strada: ON THE ROAD! In marcia, in cammino. Da veri pellegrinanti dell’amore. Da pellegrinanti che non si stancano di camminare e di comunicare che è sull’amore che si gioca il vivere di ciascuno.
È nell’amore gli uni per gli altri che si manifesta la gloria di Dio. Nelle due altre manifestazioni (teofanie) in cui Dio indica Gesù come modello di amore a cui ispirarsi, battesimo e trasfigurazione, Gesù è sempre presentato come colui che è “on the road”.

In altri termini un Gesù vivo e non un eroe da libri di storia.
Il compito dei discepoli è quello di stare sulla strada. Di esserci e di camminare per manifestare la gloria di Dio e di amarsi gli uni gli altri.
Per questo per Gesù l’amore per il prossimo non è assistenzialismo, ma inclusione e promozione della persona. Non è il compatire qualcuno, ma il preoccuparsi di tirare fuori dalle sacche del peccato e della povertà chi è precipitato in queste situazioni. Non è un atto semplicemente provvidenziale, ma il mettersi per strada e stare sulla strada per cercare di amare tutti e tutto.
È il vivere ed è l’essere una comunità “on the road”.

Il vostro parroco
Antonio Ruccia