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CONCORSO LETTERARIO PER I GIOVANI NELL’AMBITO DELLA SETTIMANA DELLA FAMIGLIA

 

Il fanciullo di ceramica

Sorrisi, risate, feste.

Paure, dolori, divisioni.

Il fanciullo naviga nelle pieghe della vita,

si plasma, la sua impronta prende forma,

si modella come argilla, che anela alla ceramica.

Fragile e sicuro percorre il suo sentiero,

ignorando il subdolo tranello

che tanti uomini nel tempo ha incatenato.

Il suo nome è solitudine,

tacita si insinua nell’istante di sconforto,

con fragore ci colpisce nel momento della gioia.

Ma non prenderà lei il sopravvento

se assolderemo il nemico più temuto,

che da sempre è la famiglia.

Famiglia come nido d’amore,

famiglia come oasi nel deserto,

famiglia come tempio da cui uscire raggianti.

Inevitabili le responsabilità che impone,

numerosi gli esami che ha in programma per noi,

ma unica nel suo essere ogni giorno

la medicina migliore contro un cancro testardo,

che però con speranza e convinzione

si può ancora sconfiggere,

anche in un mondo senza regole,

senza schemi e senza senso,

perché l’argilla del fanciullo

diventi ceramica stupenda nel museo dell’esistenza

Mario Ferrante

 

La famiglia che vorrei

La famiglia che vorrei è la metafora dell’amore.

Ognuno si dona, comprende, perdona anche nel dolore.

La famiglia che vorrei è il simbolo dell’infinito.

Non c’è punto, non c’è fine, né inizio definito.

La famiglia che vorrei è il bene che si moltiplica per divisione.

Perché si resta uniti e ci si aiuta in ogni occasione.

La famiglia che vorrei è una melodia armoniosa

Una risata, un sorriso, una gioia grandiosa.

La famiglia che vorrei è in tutte le coniugazioni:

imparare, crescere, offrire un porto,

un rifugio, un legame di emozioni,

qualcosa che può solo l’animo arricchire.

Nunzia De Biase

Grazie al cielo

Ho sognato tutti gli uomini del globo,

errare nel deserto, smarriti nel silenzio.

Erano divisi tra di loro,

non più uniti nell’amore.

Nei loro occhi le paure, le inquietudini:

“Queste lande non han fine! Dove andremo ?”

 

Pietosamente scrutarono il cielo

Cercando una risposta nel creato.

Finalmente ci vedono, sorelle ! – dissero le stelle –

e, mosse a compassione, s’illuminarono l’un l’altra,

orientando il loro cammino

 

Fu allora che ogni uomo, sulla via di casa,

smise di vagare per lande desolate;

lodando il popolo del cielo, insieme,

tutti si scoprirono fratelli

 

In onore alla volta celeste,

ciascuna tribù della terra,

prendendosi per mano con le altre,

cominciò a danzare intorno al fuoco

Ermanno Arcamone

 

La Famiglia

 

Un abbraccio

Un bimbo che corre tra le braccia

a mani vuote di mamma e papà sorridenti.

Un papà che porta

sulle spalle una bimba orgogliosa.

Una mamma che accoglie

e non corre.

Una serata sul divano,

il soffice rifugio

quando il mondo è duro.

La forza di un uomo

una grande famiglia alle spalle

Desirè Russo