Scollinare o sdradicare – via Crucis per essere tetimoni Coraggiosi e gioiosi del Vangelo

 

Diceva don Tonino Bello: “Dire che il vostro dolore contribuisce alla salvezza del mondo, può sembrarvi letteratura consolatoria. Ricorrere alle frasi fatte degli occhi che vedono bene solo attraverso le lacrime, può essere inteso come insulto gratuito. Accennarvi che, in fondo, ognuno si porta dentro il suo carico di dolori e che, tutto sommato, non siete poi così soli come sempre, potrebbe accrescere il vostro sdegno. Aggiungere che un giorno sarete schiodati pure voi dalla croce, può apparire uno scampolo di quell’eloquenza mistificatoria che non convince nessuno.
Ma dirvi che sulla croce un giorno ci è salito un uomo innocente e che sul retro della croce c’è un posto vuoto dove un altro innocente è chiamato a fare compagnia ai rantoli di Cristo, appartiene al messaggio inquietante , e pur dolcissimo, che nessuno può accorciare o mettere tra parentesi.
Chiamalo, il tuo Signore! Non può non sentirti: è inchiodato appena dietro di te!”
Proviamo a chiamarlo anche noi in questo itinerario di fede circoscritto nella via crucis e percorriamo con lui quella strada che dovrà portarci (lo speriamo) a diventare “una Chiesa di schiodanti”, pronti ad offrire il nostro contributo alla causa dell’amore di Dio per la costruzione di un regno di giustizia e di pace che è generato nella Pasqua.

Questa non è solo una via crucis, ma una catechesi comunitaria.
Se vuoi … la facciamo insieme !

Don Antonio (0805613445 – 3394909894)