Dalle DIS-MISSIONI alla MISSIONE

Antonio Ruccia, da sempre impegnato nell’attualizzazione di una dinamica pastorale di evangelizzazione e nella ricerca del pensiero di don Tonino Bello, auspica in questo teso una svolta ecclesiologica che sia in grado di sconfiggere le sonnolenze e combattere le dis-missioni che si annidano nelle comunità ecclesiali. Per questo non si dovrebbe mai dire: «La Missione è finita». La comunità posta al centro di una svolta pastorale richiede oggi missionari senza confini. Una Chiesa «estroversa, protesa, non avviluppata dentro di sé», a cui papa Francesco ha aggiunto: «contempl-attiva, innamorata di Dio e appassionata dell’uomo», riprendendo proprio le parole di Tonino Bello.
È la proposta di una nuova pastorale per tutti i cristiani, espressa con un linguaggio provocatorio, spiazzante, che costringe a riflettere e non permette alcun «non tocca a me!».
Le parole di don Ruccia vanno di pari passo con quelle di don Tonino Bello, scelte dagli interventi più illuminanti, provocanti e pungenti – ma anche appassionati e gonfi di tenerezza – del vescovo salentino.