UNA QUARESIMA DA SCHIODANTI

Credo che sia per me un impegno a vivere prima che comunicarvi questa duplice proposta. Infatti, è una proposta che induce tutti a camminare verso e oltre il Calvario per risorgere da schiodanti.

Questo termine su cui ho costruito i due testi, quello della via crucis e quello di una lettura trasversale dei testi liturgici della quaresima e della “settimana santa” , sono utili per meditazioni, catechesi e momenti di preghiera. S’inseriscono nell’ottica della nuova evangelizzazione e intendono aprire il dialogo con il mondo di chi apparentemente non partecipa alla vita ecclesiale e che, come comunità ecclesiale, siamo chiamati ad incontrare.

Un solo invito: non fermarsi alla prima pagina … il cammino degli schiodanti non è per semplici praticanti, ma per motivanti . Insomma per chi, con Cristo morto e risorto, vuol dare una spallata al mondo dei delusi e intende reintegrare e rinnovare anche l’esperienza di una Chiesa che ci chiede nel nome di Cristo morto e risorto di essere schiodanti.

GLI SCHIODANTI. VIA CRUCIS: SCHIODANDO SI RISORGE

“Gli schiodanti hanno una vocazione duratura. Sanno che abbracciare i crocifissi non è peccato e che lasciare i crocifissi inchiodati è “omissione mortale”.
Se puoi, se vuoi, se hai coraggio: non passare oltre la croce. Diventa schiodante di Cristo e dei tanti fratelli e sorelle inchiodati oggi”.

SCEGLIERE DI RINNOVARSI CAMMINO DI CONVERSIONE PER UNA CHIESA DI SCHIODANTI

Il testo, che compie anche una lettura trasversale di passi evangelici, è una proposta che oscilla tra meditazione e provocazione, in cui i participi (pro-vocati, schiodanti…) determinano scelte. Scelte che chiamano tutti a rinnovarsi per diventare una Chiesa di schiodanti, cioè chiamati a togliere dalle croci della fame, dello sfruttamento, dello scarto coloro che ingiustamente vi sono stati inchiodati. Un cammino che parte dalla pro-vocazione, la chiamata a camminare, passa per la trasfigurazione e prova a costruire con la misericordia quella Chiesa che papa Francesco non ha paura di annunciare e testimoniare. È la svolta della nuova evangelizzazione, che richiede di uscire dalle chiese con porte chiuse per costruire un mondo dove nessuno è più schiavo o straniero.